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ore 18:23 Senato Il film di
Ferrario sul G8 denuncia violenze e infiltrati
A due mesi dal G8 i
senatori dell'Ulivo e di Rifondazione hanno presentato il film di
Davide Ferrario sui fatti di Genova, tornando a chiedere
l'istituzione di una commissione d'inchiesta dopo il sostanziale
fallimento del comitato d'indagine bicamerale. Nel film, che
condensa in cinquanta minuti immagini girate da un centinaio di
operatori professionali e non, Ferrario offre una cronaca puntuuale
ed efficace. Dai black bloc che devastano indisturbati si passa
all'attacco a freddo dei carabinieri contro il corteo dei
disobbedienti in via Tolemaide, vero e proprio clou della giornata
del 20 luglio. Del giorno seguente Ferrario mostra che le cariche
contro la manifestazione dei 300 mila cominciano senza apparente
motivo. Nel film appaiono più volte personaggi strani, vestiti da
dimostranti o da black cloc ma in grande confidenza con gli
ufficiali delle forze dell'ordine, in particolare dei carabinieri.
Su questo aspetto Gigi Malabarba, capogruppo del Prc in senato, ha
ricordato di aver passato tre quarti d'ora, nel primo pomeriggio del
20 luglio, nel quartier generale unificato della Fiera del mare, per
informarsi sulle condizioni di alcuni fermati. "Sono rimasto lì tre
quarti d'ora - ha raccontato - e ho potuto osservare tra l'altro
gruppi di persone che entravano e uscivano dal centro operativo dei
carabinieri, vestiti come i manifestanti. Erano circa venti quelli
che parlavano tra loro in francese, altri dieci parlavano, credo, in
tedesco. Entravano e uscivano con zainetti a tracolla, alcuni
avevano in mano spranghe di ferro". Il senatore non ha potuto
chiedere spiegazioni perché è stato brutalmente allontanato.
(il manifesto)
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